Amico

"Giulio è mio amico”: la solita attribuzione di qualità, operata, quasi a nostra insaputa, dal verbo ‘essere’. Ma Giulio non è amico di Edoardo (che neppure conosce); la qualifica di 'amico' non riguarda quindi una proprietà di Giulio –che insieme la possiede e non la possiede– ma una proprietà ‘mia’: quella di chiamarlo 'amico'. Sembra un insulso gioco di parole, eppure quante incomprensioni, delusioni possono nascerne. Se infatti Giulio non si comporta come pensiamo si debba comportare un amico, ecco che subentra il rancore, quasi che la responsabilità di un'amicizia tradita fosse sua e solo sua. Potrebbe invece darsi il caso o che lui non si riconoscesse nella mia affermazione o che le nostre idee di ‘amicizia’ non fossero le stesse. In ogni caso la frase “Giulio è mio amico” non riguarda lui e forse neppure me; qualifica una relazione, ma da un punto di vista unilaterale.

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